Genioplastica Chin Wing

• Retrogenia con avanzamento basilare desiderato.
• Deficit verticale del terzo inferiore che richiede l’abbassamento del piano mandibolare.
• Asimmetrie da lievi a moderate del bordo basilare.
• Miglioramento estetico complessivo senza ricorrere a protesi degli angoli mandibolari o della sinfisi mandibolare in plastica o titanio.

• Accesso vestibolare con completo distacco sottoperiostale del bordo basilare.
• Osteotomia basilare continua (per lo più con piezotomo, possibilità di utilizzare il Variosurg 4 di NSK).
• Mobilizzazione del segmento basilare in base ad avanzamento, abbassamento e rotazione.
• Osteosintesi mediante placca di genioplastica classica nella parte anteriore a livello della sinfisi e, in aggiunta, lateralmente, al fine di mantenere la spaziatura posteriore ed evitare recidive, placca Chin Wing Global D.

Il fissaggio della valvola ossea inferiore in caso di genioplastica Chin Wing viene effettuato mediante una placca di genioplastica classica nella parte anteriore, lateralmente i chirurghi hanno la possibilità di eseguire un innesto osseo.

Per ovviare ad alcuni casi di recidiva, in particolare in caso di forte abbassamento posteriore, Global D e il suo gruppo di chirurghi progettisti hanno sviluppato una placca di osteosintesi dedicata a ingombro ridotto che consente di rispondere perfettamente alle esigenze tecniche e anatomiche legate a questo intervento chirurgico.

• Osteotomia limitata dalla sinfisi fino alla porzione anteriore del corpo mandibolare.
• Preserva il nervo alveolare inferiore e riduce il rischio di parestesia posteriore.
• Indicata quando non è necessaria la Chin Wing completa o quando è associata una scissione sagittale.
• Consente l’avanzamento e/o l’abbassamento del mento e della porzione anteriore della linea basilare.

Vantaggi: meno invasiva, sicura, compatibile con anatomie complesse.

• Traiettoria dell’osteotomia: evitare il canale mandibolare e mantenere uno spessore osseo sufficiente.
• Dissecazione sottoperiostale estesa: esposizione completa dell’angolo fino all’angolo necessario, conservazione vascolare.
• Mobilizzazione del segmento basilare: manipolazione delicata per evitare fratture secondarie o gradini.
• Osteosintesi stabile: adattamento preciso della placca, avvitamento bicorticale nel rispetto delle strutture nervose.
• Gestione post-operatoria: consolidamento, mantenimento della posizione e prevenzione delle parestesie.

La curva di apprendimento è reale: precisione dell’osteotomia, padronanza del piano mandibolare e buon adattamento della placca risultano determinanti.